Pazza Idea apre le porte della sua “Officina Futuro” e la mette a disposizione delle scuole.
Ieri mattina, 3 maggio 2022, al Centro Scuola Pirandello di Cagliari, è iniziato il primo percorso letterario che vede protagonisti le studentesse e gli studenti, con una guida d’eccezione Claudia Pupillo, la quale con passione e dedizione fornisce spunti e idee per iniziare a costruire quel “Futuro” che Pazza Idea immagina all’interno della propria “Officina”.
Che dire? Due bei gruppi di ragazzi e ragazze dai quindici ai venti anni, e dei frammenti da “La scuola non serve a niente”, del meraviglioso Andrea Bajani, che racconta naturalmente tutto il contrario.
Tutto comincia con le parole, primo atto di responsabilità...
“Scegliere una parola è sempre un atto di responsabilità. Tra le tante parole che si potrebbero usare, si decide di usarne una, di farla propria escludendone delle altre. Il bambino lo scopre subito la potenza della parola. (…) si accorge che una parola può far succedere il mondo.”
Attenzione, teste che si sollevano e si abbassano, occhi larghi, occhi chiusi, silenzi, mani lontane dai cellulari... e poi tanti pensieri e bellissimi scambi: che privilegio è stato accoglierli!
“Perché a un ragazzo gli occhi diventano più grandi, quando gli si raccontano delle storie. Li allarga come se volesse farci passare tutto dentro, come se volesse lasciarsi entrare dentro il mondo. Cercano grandezza, spazio, gli occhi di un ragazzo.”
“E noi gli consegniamo pensieri piccoli. (..) Gli consegniamo una scuola con l'idea che la scuola serva per trovare un lavoro, che ci sia un'utilità pratica, immediata, funzionale. Gli consegniamo un'idea di scuola come un luogo in cui si forniscono i pezzi e le istruzioni per costruirsi una professione, una fonte di guadagno. Gli chiediamo tutti i giorni che cosa fare da grande, come se la sua età non fosse sufficiente di per sé. Come se i quindici anni non fossero già “la vita” ma una premessa funzionale alla vera vita (..)”
Quale privilegio poterlo pensare quel futuro e costruirlo pezzo per pezzo, senza aspettare, perché il futuro è adesso.
In questa nostra grande “Officina”, sperimentatrici come Claudia sono preziose; ma fondamentale è anche lo sguardo di chi vede lontano: un grande ringraziamento, dunque, a Fausto Ferrara che ha creato una scuola che non c'era, a Flavio Montisci che la concretizza giorno dopo giorno, e alle bravissime insegnanti Paola Palmas e Emanuela Muscas.
Quanto è bello incontrare ragazze e ragazzi felici di andare a scuola?
